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Ossessioni, guida ed economia: la perdita di controllo

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Ossessioni, guida ed economia: la perdita di controllo

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generale - 31/12/22

Quante volte ti sei trovato di fronte a una situazione fuori controllo e hai tentato di intervenire per risolverla?

Spesso, quando ti trovi in difficoltà hai la tentazione di agire, di fare qualcosa, anche se non capisci bene come funziona il sistema che hai davanti e cosa fare per ottenere il risultato desiderato.

Cercare di intervenire su un sistema di cui non comprendi il funzionamento può avere effetti imprevedibili e, spesso, può peggiorare la situazione.



Prendi l'esempio della guida sulla neve o sul ghiaccio. Se perdi l'aderenza delle ruote, ti viene istintivo frenare o sterzare per cercare di riprendere il controllo dell'auto e rimetterla dritta.

Eppure, come può insegnarti qualsiasi istruttore di guida sicura, questo può avere effetti imprevedibili, ad esempio un testacoda o una sbandata. In questi casi, la cosa migliore è mantenere la calma e "lasciar andare" per quanto possibile l'auto, assecondarla, evitando interventi bruschi sul pedale del freno e del volante.

Altro esempio: suona un allarme e hai davanti un pannello di controllo con molti pulsanti, di cui non conosci il funzionamento.

Ti viene voglia di cominciare a premerli a caso, sperando di trovare quello giusto che aggiusti le cose e faccia cessare l'allarme.

Ma se è un impianto di cui non comprendi il funzionamento, le conseguenze possono essere imprevedibili, per non dire catastrofiche. Pensa a una centrale nucleare.

Ops, ho causato per sbaglio la fusione del nocciolo.

In questo caso la condotta migliore è cercare al più presto informazioni su come funziona il sistema per agire in modo consapevole.

Oppure prendiamo il confronto fra le economie centralizzate come quelle socialiste, e quelle capitaliste.

Le politiche pienamente socialiste cercano di mettere sotto controllo l'economia di una nazione attraverso la pianificazione centralizzata e la nazionalizzazione dei mezzi di produzione.

L'intenzione dichiarata è garantire una distribuzione equa delle risorse ed eliminare le disuguaglianze economiche fra le classi sociali. Tuttavia, il tentativo di mettere sotto controllo un sistema complesso come l'economia di una nazione comporta difficoltà e rischi.

Il grande problema è capire esattamente come funziona l'economia e prevedere gli effetti delle decisioni economiche, basandosi su dati che spesso sono incompleti e imprecisi.

Inoltre, l'adozione di politiche economiche troppo rigide può limitare la libertà di scelta degli individui e impedire l'adattamento del sistema ai cambiamenti.

Però, in fondo, perché mai dovrei volere il controllo sulla mia vita, quando posso affidarmi a un'economia socialista per prendere tutte le decisioni al posto mio?

Al contrario, le economie capitaliste lasciano che sia il mercato a regolarsi da sé, attraverso il meccanismo della domanda e dell'offerta. In questo modo si ottiene una maggior flessibilità e adattabilità del sistema economico ai cambiamenti.

Uno svantaggio è che le politiche capitalistiche troppo permissive, come nell'attuale tendenza globalista in corso nel mondo, favoriscono l'accumulo di potere economico in mano a pochi individui o aziende, a discapito della maggioranza della popolazione.

Ma del resto, nelle economie socialiste il potere è in mano ad ancora meno individui.

Un altro esempio super classico di tentazione all'interventismo sono i disturbi ossessivi.

Chi soffre di questo tipo di disturbi sente non la tentazione, ma il dovere di contrastare l'ossessione, tentando di respingerla per impedire che si manifesti.

Non ci si annoia mai, con le ossessioni, hai sempre un nemico portatile dentro di te, da combattere.

Tuttavia, opporsi alle ossessioni ha l'effetto di aumentare l'intensità e la frequenza dei sintomi. Quindi la strategia di trattamento più efficace consiste nell'imparare ad accettare, o meglio, a far finta di accettare - quindi accettare strategicamente - le ossessioni, fino a portarle all'estinzione.

Proprio perché smetti di combatterle.

In conclusione, quando ti trovi di fronte a una situazione fuori controllo, è importante ricordare il principio "primum non nocere", ovvero "per prima cosa, non facciamo danni".

Prima di intraprendere qualsiasi azione terapeutica, cioè curativa, ogni medico deve sapere che non farà più danni di quelli cui sta cercando di rimediare.

È importante quindi mantenere la calma e cercare informazioni su come agire in modo efficace e per quanto possibile sicuro.

Di fronte alla complessità la soluzione migliore non è intervenire subito, istintivamente, ma osservare prima di agire, evitando di peggiorare la situazione._


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