Di certo anche a te sarà successo di chiederti: "Che senso ha tutto questo?" Se lo hai fatto, sappi che non sei solo. È una domanda che molte persone si pongono, soprattutto nei momenti di difficoltà.
Le persone depresse generalmente fanno poco per migliorare il proprio umore. Anche quando ne hanno la possibilità. Addirittura, contrariamente a quanto ci si aspetterebbe, sceglierebbero volontariamente di essere ancora più depresse.
L'infiammazione è la risposta naturale del sistema immunitario ad aggressioni, infezioni e sostanze estranee. Quando è attivato, esso trasmette vari tipi di cellule e proteine in circolo nel corpo attraverso il sangue, come ad esempio le citochine, una classe di proteine che facilitano la comunicazione intercellulare.
In un discorso all'Università di Yale (*) tenuto pochi giorni fa, l'attuale vice-presidente USA Joe Biden ha parlato di leadership, compassione e resilienza, ovvero la capacità di rialzarsi e andare avanti malgrado le avversità. Ha raccontato di come ha dovuto trovare la forza di rimettere insieme i pezzi della sua vita, ancora giovane senatore, quando sua moglie e il loro figlio neonato morirono in un incidente d'auto, mentre gli altri due figli sopravvissero e gli diedero la forza di continuare.
La diffusione del disturbo bipolare riguarda approssimativamente un uomo su 100 e due donne su 100, che lo sperimentano almeno una volta nella propria vita.
Le persone che soffrono di disturbi dell'umore, come la depressione, dicono che i loro pensieri sono diventati confusi. Uno studio di ampie proporzioni ha ora mostrato che si tratta di un fenomeno reale.
Una ricerca uscita proprio in questi giorni scopre un nuovo metodo (non così nuovo, in realtà) per trattare la depressione: anziché ridurre l'attività dei neuroni coinvolti, attivarli ancora di più in modo artificiale causa uno sviluppo di maggior capacità di reazione, promuovendo una naturale resilienza. (leggi l'articolo pubblicato su Medicitalia)
L'Organizzazione Mondiale della Sanità definisce la depressione come "la maggior causa d'invalidità nel mondo". La depressione causa più anni d'invalidità di cancro, AIDS e malattie cardiovascolari e respiratorie sommate assieme. Ogni anno, dal 5 al 7% della popolazione mondiale attraversa un episodio depressivo maggiore, mentre una persona su sei soffre di questa malattia. (leggi l'articolo pubblicato su Medicitalia e oggi 10/01/14 su La Stampa)
Il Progetto Durkheim, avviato da due ditte statunitensi, Patterns and Prediction e Veterans Education and Research Association of Northern New England, e supportato dal social network più famoso del mondo, analizzerà dati in tempo reale provenienti da liste di utenti iscritti a servizi di vario genere, allo scopo di aiutare i professionisti della salute mentale a rilevare e monitorare le interazioni comunicative online e predire il rischio suicidio. (leggi l'articolo pubblicato su Medicitalia)