Domanda frequente: faccio un lavoro che odio. Cosa o come devo fare?
Se anche tu ti senti condannato a fare un lavoro che non ti piace, anzi che detesti proprio, è molto probabile che avrai pensato di cercartene uno nuovo. Probabile, ma non scontato, perché alcuni credono che i problemi debbano risolversi da soli. O che prima o poi si risolveranno. Sperano.
La mattina preferiresti sotterrarti piuttosto che alzarti e andare al lavoro e forse svolgi i tuoi compiti in modo svogliato, tirando ad arrivare a sera, forse addirittura sperando che ti licenzino, che ti mandino via.
E poi magari lamentandoti di essere rimasto vittima di mobbing e chiedere un bel sussidio statale.
Allora, diciamolo chiaramente: la cosa migliore da fare è tenere la schiena dritta, portare a termine la tua mansione nel miglior modo possibile e poi tornartene la sera a casa, orgoglioso per esserti comportato così.
E nei momenti liberi aggiornare il tuo curriculum e cercarti un impiego che ti soddisfi maggiormente.
E se non lo trovi, continuare a cercare ancora. Finché non lo trovi.
"Sì, ma la congiuntura, il momento difficile, la guerra, la peste, le cavallette ecc. ecc."
È da quando ho iniziato a lavorare, a 14 anni, che sento dire che "il momento è difficile". Il momento è sempre difficile per coloro che sperano, che aspettano, che preferiscono lasciare ad altri il compito di risolvergli le cose, che si aspettano che qualcuno venga a salvarli.
Bagno di realtà: non verrà nessuno a salvarti. Devi salvarti da solo.
Perciò rimboccati le maniche e datti da fare.
Esercitando in tal modo la disciplina, non solo imparerai a essere orgoglioso nel tuo dovere, anche quando non ti va, ma ti sentirai molto più orgoglioso quando poi farai qualcosa che ti piace davvero.
Mantieni alti i tuoi standard, e vedrai che la vita ti darà più considerazione._