Facciamo un esempio, tratto da un caso reale. Supponiamo che tu sia un ragazzo. Hai conosciuto in una chat una ragazza che ti piace e inizi a frequentarla.
Poi ne conosci un'altra e, siccome ti piace anche lei, inizi a frequentare anche questa.
Ma dopo poco ti rendi conto che solo una delle due è quella che fa per te. E così lasci perdere l'altra e decidi di restare con la tua preferita.
In breve, rendendosi conto che state bene insieme, la ragazza, a questo punto l'unica, ti chiede l'esclusività: vorrei che tu stessi solo con me e non con altre.
Benissimo, è quello che stai già facendo e quindi acconsenti.
Ma in capo a qualche giorno ti senti assalito dal senso di colpa. Ti dici che sei sporco e immeritevole, perché per un breve periodo hai frequentato sia lei che l'altra.
E così sei assalito dalla tentazione di dirle chiaro e tondo: "Guarda, la nostra relazione è così bella che ho deciso di dirti tutta la verità: quando ti ho conosciuta, per un breve periodo stavo vedendo anche un'altra".
Dovresti farlo?
Ti hanno sempre insegnato a non mentire e a non nascondere la verità, a non ometterla.
Ma in quest'esempio si può dire che tu abbia mentito o nascosto la verità?
La ragazza con cui hai deciso di restare ti ha chiesto l'esclusività dopo che avevi già lasciato la prima.
Quindi l'esclusiva è entrata in vigore dopo, e tu non l'hai violata.
Ma anche se non avessi ancora lasciato l'altra ragazza, avresti potuto sempre farlo nel momento esatto in cui l'esclusività ti fosse stata richiesta. E anche in questo caso saresti stato in regola.
Come si dice: patti chiari, amicizia lunga.
Rimane però un fatto: per un breve periodo hai frequentato entrambe. E siccome ti sei innamorato di una delle due e hai lasciato l'altra, ti dispiace non metterla a conoscenza di questo fatto.
In altre parole, come chiunque si senta in colpa per aver fatto qualcosa all'insaputa di una persona che ama, ti viene voglia di dirglielo. Anche non avendo violato alcuna regola.
Ebbene, da un punto di vista puramente pragmatico dovresti resistere alla tentazione.
Se ti senti molto in colpa, cedere e raccontarle l'accaduto sarebbe solo il tentativo di scaricare su di lei il peso del tuo malessere. Che invece è bene che ti risolva da solo, perché così imparerai a prenderti le tue responsabilità.
Altrimenti faresti nascere in lei la gelosia retroattiva, come abbiamo visto in un precedente video, cioè la gelosia per i precedenti partner del tuo partner attuale.
Anche se tu puoi pensare che questo desiderio di confessarti sia un nobile proposito, credendo che dicendoglielo lei avrà un'alta opinione di te per la tua sincerità e ti vorrà ancora più bene, in realtà quello che stai cercando di fare è lavarti la coscienza.
Scaricandola addosso proprio alla persona cui dici di voler bene!
Sarebbe un atto di grande egoismo.
Invece che farsi un'idea migliore di te, la ragazza se ne farebbe probabilmente una peggiore, anche se in realtà, a ben vedere, tu non hai violato nessun patto e nessuna regola.
E così avresti rovinato una bella relazione con le tue mani. Mentre se fossi rimasto in silenzio tutto sarebbe andato bene.
Tutto questo per dire - è un esempio illustrativo, tratto però da un caso reale - che puoi sentirti in colpa sul nulla, decidendo di opprimerti come in preda a una cieca coazione a ripetere situazioni vissute magari durante l'infanzia, nelle quali ti ripetevano di continuo che eri sporco o immeritevole.
La colpa è un'emozione che non esiste alla nascita. Così come la vergogna è un'emozione sociale, che si apprende durante la crescita.
Ma se ti senti in colpa, puoi semplicemente decidere di tenerti tale sensazione, finché non scompare da sola, con il tempo.
Perché oggi ti svelerò un grande segreto: è un mito quello secondo cui le sensazioni sgradevoli devono per forza essere eliminate o "sfogate". Molte volte si possono benissimo tenere dentro e andare avanti. Non succede nulla.
Comportati da uomo e sopporta il fatto che a volte occorre passare per momenti meno che piacevoli.