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Paranoia, delirio, ideazione persecutoria |
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Di solito senti usare la parola
paranoia per indicare idee di tipo persecutorio: il paranoico è convinto che qualcuno ce l'abbia con lui o gli stia dando la caccia.
Quando entra in un locale si sente tutti gli occhi addosso, ha sospetti sulla fedeltà del partner oppure è convinto che in sua assenza gli altri parlino male di lui.
In realtà "paranoia" significa "vicino alla mente" o "fuori dalla mente" e indica, in generale, un sistema di idee o convinzioni che si discostano dalla realtà così come viene percepita dalla maggioranza delle persone.
Volendo essere precisi, quindi, "paranoia" indica qualunque tipo di convinzione erronea, non solo di tipo persecutorio. Ma siccome nel tempo è passato il significato di questo termine solo per gli aspetti persecutori, per evitare confusioni è preferibile parlare di
delirio, termine che puoi usare in generale per riferirti a qualunque convinzione non rispecchiata dalla realtà, non solo di tipo persecutorio.
Un delirio può quindi riguardare sia l'ideazione persecutoria, sia ad esempio la convinzione di avere un talento che gli altri non ti riconoscono, di essere una personalità religiosa o un dio, una gelosia, o la convinzione che un'altra persona si sia innamorata di te quando invece non è vero.
Alcune di queste idee possono essere verosimili, ma diventano deliri nel momento in cui si scontrano con la realtà, soprattutto delle altre persone, che ne sottolineano continuamente la bizzarria e l'incongruenza.
Cercare di convincere un soggetto delirante dell'infondatezza delle proprie convinzioni può essere un'esperienza molto frustrante. Il delirante può apparire per il resto una persona equilibrata, eppure essere del tutto convinto che pur essendo stato lasciato dalla ex, lei sia ancora innamorata di lui. Le conseguenze potranno essere tentativi e comportamenti di riavvicinamento ripetuti, che presto infastidiranno e preoccuperanno l'interessata, e a nulla varranno i tentativi di spiegazione da parte della stessa, dei parenti, dei familiari, degli amici. Alcuni episodi che oggi sono perseguibili come reato di
stalking si devono a forme di delirio come questa.
In un altro senso ancora, in voga soprattutto nel passato, nel gergo giovanile si parla di "paranoia" per riferirsi a paure, angosce oppure a vere paranoie.
Fra gli utenti di droghe psichedeliche come l'LSD o la psilocibina "paranoia" significa invece bad trip, cioè un'esperienza brutta, paurosa od ossessionante.
Alcuni quadri e disturbi relativi all'ideazione persecutoria |
Come altri tipi di sintomi, anche le idee persecutorie possono avere vari gradi di gravità e intensità, ed essere presenti isolatamente o in associazione ad altri sintomi.
Esiste ad esempio una condizione molto grave di
schizofrenia paranoide, dove i deliri persecutori coesistono a deliri di altro tipo e ad allucinazioni uditive e sensazioni di angoscia e rabbia. Ma questa è per fortuna una condizione relativamente poco diffusa.
Esiste poi il
disturbo paranoide di personalità, caratterizzato da un quadro pervasivo di sfiducia e sospettosità, che porta a interpretare le intenzioni altrui come tendenzialmente malevole. Gli individui con questo disturbo presumono che gli altri, anche familiari, amici e colleghi, li sfruttino, li danneggino o li ingannino, anche quando non esistono prove in tal senso. Sentono costantemente risentimento e sono incapaci di dimenticare insulti e offese subite, perché ciò avvalora la tesi che gli altri ce l'abbiano con loro. Com'è facile intuire, queste persone hanno grande difficoltà ad andare d'accordo con gli altri, perché qualunque relazione è vissuta in modo ostile, a causa della loro eccessiva sospettosità.
A parte questi casi più gravi, idee di tipo persecutorio meno gravi possono trovarsi anche in altri tipi di sindromi.
Ad esempio in associazione a una
fobia sociale. Se entrando in un locale hai la sgradevole sensazione di avere tutti gli occhi addosso, ciò non significa che sei paranoico, ma che percepisci quella situazione come pericolosa oppure ostile.
E a proposito di fobia sociale, vale la pena ricordare che questo disturbo può avere almeno due forme principali: una è quella appena descritta, dove senti che il problema è
esterno, cioè gli altri. E un'altra di tipo diverso, dove eviti di esporti in pubblico perché pensi di non esserne all'altezza.
In altre parole, nella prima è più presente un aspetto di
percezione del pericolo, mentre la seconda riguarda più la
vergogna. Quindi in questo secondo caso l'idea di persecuzione o pericolo non è proprio presente, mentre senti che il problema è più
interno.
Queste due forme di fobia sociale devono ovviamente ricevere in psicoterapia trattamenti specifici, a seconda del caso.
Di sfuggita, è inoltre possibile affermare che alcuni presunti casi di
mobbing lavorativo possono essere ricondotti a idee persecutorie da parte di chi se ne sente vittima.
Pericolo, rabbia e aggressività |
Dal punto di vista soggettivo l'ideazione persecutoria si riduce in fondo a questo: una chiara e netta
percezione di pericolo, imminente o sempre in agguato.
Questa percezione può essere "fredda", cioè non associata ad ansia né paura. Come nel caso del reduce di guerra che in città vede cecchini appostati su ogni tetto: non ne ha paura, ma "sa" che ci sono e quindi sta attento a muoversi con circospezione.
Oppure può essere caratterizzata da rabbia e continuo desiderio di rivalsa nei confronti dei presunti aggressori.
Il paranoico aggressivo può essere un individuo molto pericoloso dal punto di vista sociale, come una mina innescata sempre sul punto di esplodere.
Per concludere, è bene ricordare che l'uso di
sostanze, specialmente
psicostimolanti quali cocaina, amfetamine ed ecstasy, possono facilmente provocare o slatentizzare (portare alla luce ciò che prima era nascosto, latente) delle psicosi e sviluppare deliri paranoici e di altro tipo.
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