Le cause che provocano l'eiaculazione precoce non sono ancora del tutto note.
In molti animali l'atto dell'accoppiamento dura pochi secondi, e questo è un vantaggio, dal punto di vista dell'evoluzione, perché molte specie sono soggette agli attacchi dei predatori.
La brevità dell'atto sessuale evita di perdere tempo e diminuisce la probabilità di essere attaccati in un momento di vulnerabilità.
Questo ha portato alcuni autori a dubitare che l'eiaculazione precoce sia una patologia e che anzi, da un punto di vista prettamente biologico, potrebbe essere un fenomeno normale.
Ma nell'uomo, siamo sicuri che sia così?
Del resto già il Sommo Poeta, dall'Inferno, stabiliva che: "Fatti non foste a viver come bruti".
L'essere umano non ha il problema di essere attaccato dai predatori in camera da letto. Il peggio che ti può capitare è la telefonata di un creditore. Neanche dall'Agenzia delle Entrate, loro usano la Pec, la posta elettronica certificata.
E poi gli esseri umani danno alla sessualità molti altri significati oltre a quello meramente riproduttivo. Uomo e donna desiderano che l'atto sessuale duri qualcosina in più di pochi secondi.
Non che la scienza abbia troppo da scialare, quanto a concessioni: molti studi danno per "normale" una durata media dei rapporti intorno ai cinque minuti.
E la media, lo sappiamo, è quella cosa secondo cui se io mangio un pollo intero e tu nessuno, ne abbiamo mangiato metà ciascuno.
Il fatto è che molti uomini, attraverso le prime esperienze sessuali, devono passare per una fase nella quale apprendono il controllo dello stimolo orgasmico.
A differenza degli altri animali, che non ne sentono il bisogno, l'essere umano rimane deluso quando può avere solo rapporti che durano pochi secondi. Specialmente quando in quei pochi secondi uno dei due, di solito l'uomo, raggiunge il piacere e l'altro no, di solito la donna.
Si possono allora creare incomprensioni, distanze. La donna può sentirsi poco amata o trascurata, o persino usata, e l'uomo incapace, impotente.
Pertanto, se biologicamente l'eiaculazione precoce può non considerarsi un'anomalia, dal punto di vista umano, della vita di relazione, può trasformarsi facilmente in un problema.
Disregolazione delle emozioni ed eiaculazione precoce
Attraverso la mia esperienza clinica, ero arrivato da solo all'ipotesi che gli uomini che soffrono di eiaculazione precoce potessero soffrire anche di disregolazione emotiva, cioè difficoltà nel gestire le emozioni.
Molti uomini che arrivano in terapia con questo problema, o per conto proprio, o inviati dall'andrologo, sono bloccati sul piano delle emozioni. Non ridono quasi mai, descrivono le cose in modo iperlogico, con un linguaggio poco o per nulla caricato emotivamente.
Esiste una condizione, chiamata alessitimia che indica appunto una ridotta consapevolezza emotiva e difficoltà o addirittura impossibilità nel descrivere a parole le emozioni proprie e degli altri.
L'alessitimia non è in sé una condizione patologica, può anche essere un tratto della personalità. Ma da Freud in poi è stato ripetutamente osservato che chi è alessitimico può soffrire con più probabilità di disturbi da somatizzazione.
L'interpretazione psicoanalitica è che siccome l'alessitimico non riesce a riconoscere le proprie emozioni, e quindi non può esprimere normalmente i propri conflitti sotto forma di emozioni, li esprime attraverso sintomi fisici, che sembrano non c'entrare nulla con la causa che invece ne è alla base.
Se questa interpretazione sia o meno corretta, è difficile dimostrarlo. Quello che però è certo è la correlazione: alessitimia e disturbi da somatizzazione vanno spesso mano nella mano. In questo senso anche l'eiaculazione precoce può essere considerato un disturbo da somatizzazione.
Molti uomini che soffrono di eiaculazione precoce, infatti, presentano uno stile cognitivo esterno, cioè sono portati a focalizzarsi e a ragionare su ciò che accade all'infuori di sé, piuttosto su ciò che accade dentro di sé.
Ed essendo poco consapevoli delle proprie sensazioni, possono avere difficoltà nel riconoscere lo stimolo orgasmico, quando arriva, e di conseguenza nel prendere contromisure, ad esempio per rimandarlo o ritardarlo.
Lo stile cognitivo esterno è una modalità di pensiero fredda, anaffettiva, che considera solo le relazioni logiche fra le cose e non prende in considerazione il loro significato emotivo.
Diversi studi hanno rilevato una correlazione positiva fra eiaculazione precoce e alessitimia, cioè più alto è il livello della difficoltà sessuale presentata, più alto il punteggio ottenuto sulla scala dei test usati per misurare l'alessitimia.
Questo tipo di pazienti alcuni li definiscono "noiosi", perché nella conversazione con loro il tono tende a rimanere sempre piuttosto freddo e oggettuale.
Io, tuttavia, non li trovo noiosi. Forse perché per via della mia esperienza ultratrentennale come informatico non mi aspetto che un computer mi faccia le feste e agiti la coda quando mi vede.
In ogni caso possono essere pazienti che presentano un certo livello di sfida, in terapia, perché non essendo consapevoli delle dinamiche emotive, proprie e altrui, viene immediatamente a mancare un importante canale di comunicazione.
Dopotutto, i mammiferi si distinguono dalle altre specie animali proprio per la presenza di emozioni.
Per aiutare queste persone a superare i loro problemi, può essere utile parlare il loro linguaggio e incontrarli su un terreno a loro familiare, come quello dei comportamenti e delle istruzioni oggettive, evitando di portare troppo presto il discorso sulle sensazioni emotive.
Nel caso dell'eiaculazione precoce ciò consiste nell'insegnare passo passo come fare per acquisire un maggior controllo dello stimolo orgasmico, ad esempio attraverso vari tipi di esercizi comportamentali.
Partire dal controllo di questo tipo di sensazioni può essere inoltre un buon modo per acquistare progressivamente una maggior consapevolezza emotiva._