Sei appena stata lasciata. Oppure hai lasciato tu il tuo ex. Ma dentro di te senti che ci sono ancora dei conti in sospeso.
Perciò vai a spiarlo sui social. Vai a vedere cosa fa, con chi esce, che foto pubblica.
E farlo, naturalmente, ti fa stare peggio. E allora perché lo fai?
Internet e i social, si sa, sono al tempo stesso la moderna benedizione e la maledizione del genere umano.
Ti permettono di restare in contatto con chiunque. Anche quando non dovresti. Persino quando non vorresti.
Da questo punto di vista internet è una rete mondiale di cordoni ombelicali staccati, ognuno in cerca di un buco in cui andarsi a infilare.
Una volta le relazioni finivano e accadeva che alcuni continuassero a spiare il proprio ex anche dopo la rottura. Ne seguivano i movimenti, si appostavano, ne studiavano le abitudini e soprattutto le persone che frequentava.
Senza necessariamente intervenire o facendosi notare, senza cioè trasformarsi in stalker veri e propri, ma osservando l'altro senza intervenire, cioè soltanto spiando .
La versione moderna di questo tipo di spione è quello che io chiamo spione social relazionale, che usa cioè i social per spiare ciò che fa il suo ex o la sua ex.
È chiaro che mettersi a seguire fisicamente qualcuno è un lavoro a tempo pieno e non tutti possono permetterselo. A meno che tu non sia un investigatore privato, ma anche così dovresti comunque trovare il tempo per lavorare ai casi dei tuoi clienti. Non solo al tuo.
Ma seguire qualcuno su internet, se l'altro non ti blocca, è la cosa più facile di questo mondo: basta aprire il telefono. Per questo, oggi questa abitudine è molto diffusa.
E l'altro molte volte non ti blocca apposta. Perché vuole che tu veda chiaramente con chi esce, cosa fa e cosa non fa.
E tu ti presti consensualmente al gioco perverso. Non solo, ti rendi perfettamente conto che più lo fai e più stai male, ma non riesci a smettere di farlo. Come mai?
Le ragioni possono variare nelle sfumature, ma in sostanza, escludendo la curiosità, si tratta del dolore e della difficoltà a lasciar andare il passato, a farti una ragione della fine della relazione.
Sarebbe curiosità se andassi a cercare il tuo ex sui social solo una volta ogni tanto.
Ma il comportamento di cui sto parlando è diverso ed è più vicino a una vera e propria dipendenza. E proprio come ogni dipendenza, è facilitata dal non avere, momentaneamente oppure in modo cronico, altre fonti di soddisfazione da cui attingere.
Quando una relazione finisce, spesso mi domandano: "Lui dopo due settimane stava già con un'altra, e io invece non riesco a dimenticarlo. Perché?"
Una risposta potrebbe essere: forse non è che lui sta con un'altra e quindi ti ha dimenticata; piuttosto, ti ha dimenticata e quindi sta con un'altra.
È la tua difficoltà a dimenticare, nel senso di lasciare andare, ciò che ti frega. È come se il tuo cervello e il tuo cuore si fossero messi d'accordo per usare una colla di ottima qualità, che ti ha lasciata attaccata al passato, e per questo ti senti obbligata a tornarci e ritornarci sopra, continuamente.
Questo ci porta alla necessità di fare una distinzione.
È chiaro che come abbiamo detto tali comportamenti possono essere incentivati dalla facilità di accesso a internet, ma si innestano più facilmente in una persona già tendente all'ansia, all'ossessività e alla rigidità emotiva e di pensiero.
Quindi, se ti rendi conto che la tua tentazione a spiare il tuo ex sui social piano piano diminuisce, e riesci a tenerla a bada sempre meglio, finché non sparisce, allora possiamo dire di essere ancora all'interno di una certa normalità.
Passato il periodo di lutto, potrà rimanerti magari solo la curiosità, che potrai soddisfare senza sentirti obbligata a pensarci continuamente.
Ma se invece ti rendi conto che la tua compulsione - perché a questo punto sarebbe una vera e propria ossessione - non solo non diminuisce, ma anzi diventa sempre più intensa, invadendo tutto il tuo spazio mentale, allora è il caso di correre ai ripari.
Soprattutto se senti di avere vissuti non solo di dolore, ma anche di rabbia.
Dovresti cercare un supporto specialistico per farti aiutare a elaborare il tuo lutto, e a interrompere la compulsione.
Nel frattempo puoi ripetere a te stessa: "Sai che non puoi smettere. Quindi non ti dirò di smettere. Però pensa che ogni volta che lo fai, ogni volta che torni su quel social a spiarlo, la tua ossessione aumenta e starai sempre peggio"._