[ |
Gatti durante l'infanzia in relazione al rischio schizofrenia |
] |
Brutte notizie per i
gattari: la prolungata esposizione al contatto con i gatti durante l'infanzia sembrerebbe aumentare in modo significativo il rischio di sviluppare malattie mentali gravi da adulti, in particolare la
schizofrenia.
Presumibilmente a causa di un batterio, il Toxoplasma gondii, che vive nell'intestino dell'animale.
A rilevarlo uno studio di quest'anno, che basandosi anche su risultati di ricerche precedenti è giunto a tale conclusione.
Il Toxoplasma è da sempre conosciuto dalle puerpere, a cui è sconsigliato tenere gatti in casa durante la gravidanza, per evitare problemi al nascituro.
Milioni di persone entrano in contatto con questo batterio, senza sviluppare malattie. Tuttavia, le persone con un
sistema immunitario più fragile sono più vulnerabili.
Uno studio precedente aveva stimato che fino a un caso su cinque di schizofrenia - il
20% del totale, quindi - potrebbero essere dovuti al Toxoplasma.
Gli autori avvertono della necessità di (ma richiedono calorosamente) ulteriori studi per confermare le evidenze.
Prima di sbarazzarvi del gatto di casa, tenete a mente che le probabilità di diventare schizofrenici sono relativamente basse e che quindi un aumento percentuale di tale probabilità produce sempre una cifra modesta.
Tuttavia, è assolutamente appropriato seguire le normali
regole di igiene che si dovrebbero sempre adottare se si hanno animali in casa.
Bibliografia:
E. F. Torrey et al. 2015. Is childhood cat ownership a risk factor for schizophrenia later in life?. Schizophrenia Research._