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Disturbo bipolare: i sintomi tipici |
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La diffusione del disturbo bipolare riguarda approssimativamente
un uomo su 100 e
due donne su 100, che lo sperimentano almeno una volta nella propria vita.
Il sintomo più caratteristico è costituito dagli
sbalzi di umore, ovvero il passaggio attraverso stati emotivi o umorali estremi. Si può ad esempio sentirsi euforici e pieni di energia e poi profondamente depressi, gli stati cosiddetti
maniacale e
depressivo. Possono anche essere presenti
stati misti, di tipo diverso e mescolati assieme.
La durata di ogni stato può andare da settimane a mesi, ma può essere anche molto breve e durare giorni, ore o minuti. Si parla in questo caso di bipolarità a
cicli rapidi, ultrarapidi e ultradiani.
Le formulazioni originali del disturbo bipolare (Kraepelin, ad esempio) non ponevano l'accento tanto sulle singole emozioni provate dal paziente, ma piuttosto
sull'esaltazione o l'abbattimento di tutte le funzioni psichiche. Non solo dell'umore, quindi, ma anche pensiero, motivazione ecc.
Il disturbo bipolare è classificato in
tipo I e
tipo II. Nel tipo I l'intensità delle sensazioni è estrema. Nel tipo II, invece, le manifestazioni sono più attenuate e sfumate. In questo caso gli episodi di euforia sono definiti
ipomaniacali.
Una forma ulteriore di questo disturbo, la
ciclotimia, presenta intensità di sintomi ancora minore, tali da non poter essere classificati come bipolarità.
Semplificando:
| Bipolarità tipo I: gravità estrema. |
| Bipolarità tipo II: gravità media. |
| Ciclotimia: gravità lieve o moderata. |
La fase più costante e presente nelle varie declinazioni di questa forma di disturbo è quella
depressiva. Mentre all'altro estremo possono esserci euforia ed eccitazione, oppure no, all'estremo opposto l'umore è abbattuto, si è giù di morale, attenzione e concentrazione scarse, senza motivazione e incapaci di provare gioia per le abituali attività.
In altre parole: si può essere bipolari sia per l'alternarsi di
mania e depressione, sia di
normalità e depressione.
La diagnosi di disturbo bipolare è difficoltosa e complessa, eviteremo quindi di spingerci in ulteriori distinzioni.
Gli alti e bassi sperimentati in questa patologia sono molto più che sentirsi pieni di energia al mattino e svogliati al pomeriggio. Durante gli episodi più gravi, la persona può diventare
totalmente incapace di gestire le attività ordinarie della propria vita.
L'esordio della malattia è solitamente verso la fine dell'adolescenza e più raramente dopo i 40 anni di età.
Durante la fase maniacale possono essere presenti uno o più di questi sintomi:
| Euforia, eccitazione. |
| Irrequietezza. |
| Comportamenti aggressivi. |
| Irritabilità estrema. |
| Eloquio accelerato, parlare velocemente. |
| Intraprendere attività rischiose. |
| Stimolo sessuale elevato. |
| Pensieri accelerati. |
| Scarsa capacità di concentrazione. |
| Sensazione di estrema energia. |
| Spese eccessive per cose non importanti. |
| Scarso bisogno di dormire. |
| Sentimento di grande importanza personale. |
| Scarsa capacità di giudizio. |
| Abuso di sostanze. |
Durante la fase depressiva possono essere presenti uno o più di questi sintomi:
| Mancanza di interesse per le normali attività quotidiane. |
| Disperazione. |
| Appetito aumentato o diminuito. |
| Sentirsi emotivamente svuotati. |
| Senso di colpa eccessivo. |
| Ideazione suicidaria. |
| Sentirsi senza valore. |
| Stanchezza cronica. |
| Smemoratezza. |
| Dormire troppo o troppo poco. |
| Dimagrimento o acquisto di peso. |
| Problemi di concentrazione. |
Le varie classificazioni del disturbo bipolare si basano sul modo in cui la persona passa da un ciclo all'altro.
Alcuni pazienti sperimentano in maggior parte fasi maniacali e brevi periodi di depressione, altri passano per fasi più forti di depressione e brevi periodi di mania. Altri ancora alternano rapidamente fra le due. All'estremo, si possono avere persino
delirio e
allucinazioni.
In fase maniacale si può pensare (sentire) di essere la persona più importante del mondo, in quella depressiva la peggiore.
Come per altri tipi di disturbo mentale, le cause della bipolarità non sono completamente conosciute. Alcune condizioni mediche, come disfunzioni alla
tiroide, sono note per contribuire o causare il problema. In generale si pensa possa dipendere da un misto di geni e fattori ambientali.
Le forme di trattamento consistono nella
psicoterapia e nell'uso di
farmaci.
La psicoterapia fa uso di strategie per insegnare alla persona a monitorare il proprio stato di umore, gestire i comportamenti e sottolineare l'importanza di attenersi alle routine quotidiane.
Da un punto di vista farmacologico sono spesso usati gli
stabilizzatori dell'umore come il
litio, gli
antidepressivi e gli
antiepilettici.
Le combinazioni di queste due forme di trattamento dipendono caso per caso.
Le persone che ricevono cure per il disturbo bipolare riescono solitamente a gestirne i sintomi nel
lungo periodo. Ciò non vuol dire che si tratti di un compito facile. Uno
studio ha rilevato che il
98% dei sintomi migliora molto dopo due anni. Tuttavia, lo stesso studio rileva che il
40% dei pazienti è soggetto a
ricadute nei due anni successivi.
Bibliografia:
Jeremy Dean. 2015. Bipolar Disorder: The Typical Symptoms You Should Know.
DSM-IV-TR, 2004. Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali. Masson-Ravizza._