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Essere genitori è un atteggiamento |
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Lo scrisse una volta lo psicologo dello sviluppo David Elkind. A prima vista può lasciare perplessi, perché è un'affermazione netta, che non sembra lasciare molto spazio a compromessi.
E poi, quale atteggiamento? In fondo non può trattarsi solo di questo; dopotutto un genitore deve pur fare delle cose, in pratica, per crescere i figli, no?
Avere un
atteggiamento genitoriale significa possedere un
insieme di valori che definiscono chi è il genitore rispetto al figlio. Avere l'atteggiamento corretto significa disporre di un porto sicuro, a cui il genitore può fare riferimento quando iniziano i problemi.
Ecco un esempio:
"Io sono il tuo genitore. Non il tuo amico, il tuo compagno di giochi, la tua serva o il tuo cuoco. Io e te non siamo uguali. Io sono responsabile della tua sicurezza e del tuo sviluppo. Sono qui per insegnarti come guadagnarti il tuo posto nel mondo.
Perché?
Beh, da una parte perché sono stato io a metterti al mondo. O per lo meno, ho scelto io di farti entrare nel mio. E poi perché ti voglio bene e non voglio che ti accada nulla di male.
Ma il motivo più importante è che io so più cose di te. Io so delle cose di cui tu hai bisogno per farti strada nella vita. Sì, riguardo a ciò che è meglio per te, io la so più lunga. Questo non significa che so tutto e che non farò mai errori. Non sono onnisciente, so che commetterò errori. Ma quando accadrà si tratterà di errori onesti, errori commessi perché in quel momento avrò fatto ciò che credevo meglio per te. Non sono perfetto.
Con il tempo imparerò un sacco di cose, da te, sul modo migliore di crescerti. Via via che il tempo passerà e tu imparerai a cavartela sempre meglio, inizierò a rimettere pezzi sempre più grandi di responsabilità nelle tue mani, per aiutarti a cavartela sempre meglio da solo e per fare le cose nel modo corretto. Perché questo significa crescere.
Sappi questo, tuttavia: se non riuscirai a fare la cosa giusta, mi troverai sempre qui, disposto a spiegarti come fare finché non ci riuscirai.
Perciò, vedi, anche se magari non te ne renderai sempre conto, io sarò sempre dalla tua parte. Tu sei mio figlio/a, io e te siamo legati a doppio filo. Non riuscirai a liberarti di me. Io sarò qui per aiutarti a ottenere ciò che vuoi dalla vita, ma nel modo corretto. E se mi accorgerò che vuoi cose sbagliate o nel modo sbagliato, ti aiuterò a farle diventare giuste. Perché? Perché io sono il tuo genitore. Non il tuo amico, il tuo compagno di giochi, la tua serva o il tuo cuoco..."
Tratto e riadattato da:
M. F. Mascolo. 2015. Parenting With Attitude. Psychology Today online._