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L'effetto oppositivo dei messaggi anti-pregiudizio

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L'effetto oppositivo dei messaggi anti-pregiudizio

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società - 08/07/11

In tutto il mondo esistono organizzazioni e programmi che hanno come obiettivo la fine dei pregiudizi nel mondo. Alcuni ricercatori mostrano però che tali sforzi possono in realtà far aumentare il pregiudizio.

In che modo le situazioni di ogni giorno fanno sì che le persone desiderino ridurre i pregiudizi?

Gli autori si sono serviti di due esperimenti che hanno studiato l'effetto di due tipi d'intervento motivazionale: una forma basata sul controllo, dove si diceva alle persone cosa fare, e una forma più basata sull'individualità che spiegava alle persone perché non avere pregiudizi è piacevole e ci rende apprezzabili.

Nel primo esperimento, a due gruppi di partecipanti è stata assegnata a caso una di due brochure da leggere: una brochure sull'autonomia o una sul controllo, che descrivevano una nuova iniziativa universitaria per ridurre il pregiudizio. A un terzo gruppo di soggetti non sono invece state assegnate istruzioni di alcun tipo per ridurre il pregiudizio.

I ricercatori hanno visto che coloro che avevano letto la brochure basata sul controllo esibivano successivamente più pregiudizio di quelli del terzo gruppo, a cui non era stata instillata urgenza di ridurre il pregiudizio. Coloro che avevano letto la brochure ideata per sostenere la motivazione personale hanno mostrato invece meno pregiudizio degli altri due gruppi. Sembrerebbe, quindi, che la via migliore per ridurre il pregiudizio nelle persone sia indiretta, ovvero attraverso l'empowerment e la coltivazione dell'autonomia individuale, senza neanche toccare l'argomento del pregiudizio.

Nel secondo esperimento, a due gruppi è stato assegnato a caso uno di due questionari per stimolare la riduzione dei pregiudizi, l'uno attraverso motivazioni personali e l'altro in modo più direttivo. Anche qui, coloro che hanno risposto al questionario basato sul controllo mostravano significativamente più pregiudizi in un secondo momento, rispetto a quelli che non avevano ricevuto alcuna pressione.

Gli autori ipotizzano che ogni intervento che elimina la libertà delle persone di valutare la diversità in base a criteri personali, può provocare ostilità verso i bersagli del pregiudizio.

Ad esempio, come ebbe a dire uno psichiatra americano alcuni anni fa, a proposito dei movimenti contro la discriminazione degli omosessuali: "I gay non sarebbero così discriminati se evitassero di voler imporre a tutti i costi l'abbattimento di ogni discriminazione".

Gli autori dello studio dicono: "Le pratiche volte alla riduzione diretta del pregiudizio sono allettanti, perché semplici da realizzare. Basta dire alle persone cosa fare e come comportarsi, sottolineando le conseguenze negative del mancato allinearsi al giusto pensare e al giusto fare. Ma le persone hanno bisogno di sentire che stanno scegliendo liberamente di non avere pregiudizi, piuttosto che vederselo imporre dall'alto".

Bibliografia:

L. Legault, J. Gutsell, M. Inzlicht. 2011. Ironic effects of anti-prejudice messages. Association for Psychological Science.
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