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Senso di scarsità: perché sembra sempre che i "buoni partiti" siano già impegnati |
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Pub, discoteche, annunci,
speed date e siti d'incontri riflettono non solo l'umano desiderio di trovare un compagno, ma anche il
senso di scarsità che aleggia su questo tipo di caccia. Molte persone partecipano ad attività d'incontro nella speranza di trovare l'anima gemella, anche se a volte la sensazione è quella di una missione impossibile. Grazie a una squadra di psicologi, però, la spiegazione è più vicina di quanto s'immagini: sta dentro noi stessi.
Studiando il costrutto di
euristica del valore gli psicologi hanno visto che chi è in cerca dell'anima gemella
scambia involontariamente una cosa molto semplice, ovvero il proprio desiderio di trovare un compagno, con una stima difficile da misurare, cioè quanti "buoni partiti" sono effettivamente disponibili in circolazione.
Un'euristica è una
scorciatoia cognitiva, una regola semplificata che le persone usano per fare prima quando non sono in grado di compiere scelte più informate.
Scambiare il
valore con la scarsità è una cosa che tutti facciamo: l'oro ad esempio è considerato prezioso perché raro.
La ricerca in questione suggerisce che questa
fallacia cognitiva sia intrecciata in modo così profondo nel cervello, che consideriamo vero anche l'inverso: ciò che ha valore
deve essere scarso.
Per sottoporre a test l'euristica del valore gli studiosi hanno mostrato a dei giovani un centinaio di foto in ordine casuale, metà di uccelli e metà di fiori. Dopodiché è stato detto loro che avrebbero ricevuto pochi centesimi per ogni foto di uccello o fiore che avevano visto. Per determinare se la
paga sarebbe stata corrisposta per gli uccelli o per i fiori, i ricercatori hanno fatto lanciare una moneta ai partecipanti. A quel punto, prima di ricevere il denaro è stato chiesto loro di fare una
stima del totale di foto di uccelli e fiori che avevano visto.
Il risultati sono stati incontrovertibili: le persone che sapevano di essere pagate per aver visto foto di fiori hanno pensato che ci fossero
meno fiori che uccelli, mentre quelle che stavano per ricevere la paga per aver visto foto di uccelli hanno creduto che le foto di uccelli fossero
più scarse di quelle dei fiori. Nessuno sapeva che in effetti avevano appena visto esattamente
lo stesso numero di fiori e uccelli.
In altri termini, la
brama di denaro indotta sperimentalmente ha fatto sì che percepissero
in maniera errata la scarsità.
Per consolidare la validità delle loro ipotesi gli scienziati hanno condotto altri esperimenti. In uno di essi a soggetti di ambo i sessi sono state mostrate
foto di uomini e donne. Alcune di queste persone erano
attraenti e altre no. Interrogati successivamente, sia gli uomini che le donne hanno creduto di aver visto
meno persone attraenti del
sesso opposto rispetto a quelle del proprio sesso.
Se le foto non erano attraenti tendevano a non percepire alcun senso di scarsità. Come nel primo esperimento, sembravano sostituire il desiderio con un calcolo, finendo per
credere che ciò che volevano fosse meno facile da trovare.
Questi risultati suggeriscono che le persone si affidino a qualche euristica basilare per stimare frequenze e probabilità nella vita di tutti i giorni, che però può trarre in inganno. Ad esempio, facendo credere di essere destinati a una vita più solitaria di quella che la vita potrebbe loro elargire.
Bibliografia:
Association for Psychological Science. 2008. A Sense Of Scarcity: Why It Seems Like All The Good Ones Are Taken._