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Metafore e persuasione: una sola parola può influenzare il supporto alla lotta al crimine |
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Immaginate che la vostra città non sia
sicura come una volta.
Rapine in aumento,
invasioni di abitazioni in crescita e gli
omicidi sono quasi raddoppiati negli ultimi tre anni.
Cosa dovrebbe fare la
polizia? Arruolare
altri agenti per acciuffare i delinquenti e rinchiuderli in
nuove prigioni, costruite apposta per l'emergenza? O mettere a punto programmi che promettano più
pace sociale affrontando problemi come l'economia che traballa e la disoccupazione?
La vostra risposta - e il ragionamento che ci sta dietro - può basarsi su una
metafora usata per descrivere il problema, secondo una nuova ricerca psicologica condotta a Stanford.
Ma ciò che è più importante, per farvi cambiare opinione basta cambiare
una sola parola.
La Prof.ssa L. Boroditsky e lo studente di dottorato P. Thibodeau hanno dimostrato che le persone sarebbero più disposte ad avallare un aumento delle forze di polizia e delle incarcerazioni quando i criminali vengono descritti come "
bestie" predatrici della comunità. Ma quando il crimine è descritto come un "
virus" che infetta la città, si è più propensi a trattare il problema attraverso riforme sociali.
I risultati sono stati pubblicati sul numero di febbraio della rivista
PLoS ONE.
Lo studio deriva dalla curiosità sul modo in cui
piccoli segnali e
schemi di linguaggio comuni possono ristrutturare l'approccio ai problemi difficili e complessi.
"Alcune stime suggeriscono che 1 parola ogni 25 troviamo una metafora" dice Thibodeau, leader dello studio. "Ma non avevamo idea fino a che punto queste metafore possono
influenzare il giudizio delle persone".
In questa ricerca ci si è focalizzati sul crimine, ma i risultati possono essere utilizzati per capire le implicazioni di una frase o una parola usata
a caso o di
proposito e di come ciò possa influenzare un dibattito o far
cambiare idea.
"È impossibile parlare di situazioni complesse senza usare metafore" dice Boroditsky. "Le metafore non sono usate solo per abbellire il discorso, esse danno forma e consistenza a ciò che stiamo cercando di spiegare. E comportano
conseguenze nel determinare l'approccio che sceglieremo per affrontare i problemi".
In 5 diversi esperimenti, a dei soggetti è stato chiesto di leggere un breve trafiletto sulla crescita dei tassi di criminalità in una città fittizia e poi di rispondere ad alcune domande. I ricercatori hanno vagliato come le persone rispondevano alle domande a seconda di come il crimine era stato descritto, una
bestia o un
virus.
Le soluzioni proposte dai soggetti differivano in modo
sostanziale a seconda della metafora cui erano stati esposti.
In un esperimento, il
71% dei partecipanti ha chiesto più poliziotti dopo aver letto: "Il crimine è una bestia che sta devastando la nostra città". La percentuale è scesa al
54% fra coloro che avevano letto: "Il crimine è un virus che sta devastando la nostra città".
Oltre alle metafore, il trafiletto riportava anche delle
statistiche allarmanti. Una riferiva che erano stati rilevati 10.000 crimini in più nel 2007 rispetto al 2004, mentre il numero degli omicidi era salito da 330 a 500 nello stesso periodo.
Quando ai
458 partecipanti allo studio è stato chiesto di evidenziare quale fosse la parte più rilevante della descrizione, solo
15 sono stati capaci di rilevare ed evidenziare la metafora, tutti gli altri hanno affermato che erano state le statistiche a influenzare la loro decisione sulle proposte per tenere a freno il crimine.
"Alle persone piace pensare di essere obiettive e di prendere decisioni basate su dati e numeri" dice Boroditsky. "Vogliamo credere di essere logici e razionali, ma siamo influenzati dalle metafore".
Le metafore possono avere più potere dell'orientamento politico. |
Per avere un termine di paragone su quanto le metafore siano determinanti, gli autori hanno esaminato anche il ruolo della persuasione dovuta alle convinzioni politiche nell'approccio alla riduzione del crimine. Hanno fatto l'ipotesi che i
repubblicani potrebbero essere più propensi a catturare e incarcerare i delinquenti rispetto ai democratici, per i quali magari sarebbero prioritarie le riforme sociali.
Il risultato è stato che i repubblicani erano il
10% più favorevoli dei democratici al rafforzamento della polizia.
Si tratta di una differenza
sostanzialmente minore di quella scatenata dalla metafora, meno della metà. I partecipanti che hanno letto "il crimine è una bestia" hanno avuto una probabilità superiore al
20% di suggerire il rafforzamento repressivo di polizia rispetto a quelli che hanno letto che il crimine è un virus, indipendentemente dall'orientamento politico.
"Ciò dimostra che non è necessario dare
polarizzazione politica a tutto ciò che comunichiamo. È sufficiente inviare il messaggio usando le
giuste analogie e metafore per portare le persone alla stessa conclusione".
Bibliografia:
P.H. Thibodeau, L. Boroditsky. 2011. Metaphors We Think With: The Role of Metaphor in Reasoning. PLoS ONE._