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Metafore e persuasione: una sola parola può influenzare il supporto alla lotta al crimine

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Metafore e persuasione: una sola parola può influenzare il supporto alla lotta al crimine

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comunicazione - 24/02/11

Immaginate che la vostra città non sia sicura come una volta. Rapine in aumento, invasioni di abitazioni in crescita e gli omicidi sono quasi raddoppiati negli ultimi tre anni.

Cosa dovrebbe fare la polizia? Arruolare altri agenti per acciuffare i delinquenti e rinchiuderli in nuove prigioni, costruite apposta per l'emergenza? O mettere a punto programmi che promettano più pace sociale affrontando problemi come l'economia che traballa e la disoccupazione?

La vostra risposta - e il ragionamento che ci sta dietro - può basarsi su una metafora usata per descrivere il problema, secondo una nuova ricerca psicologica condotta a Stanford.

Ma ciò che è più importante, per farvi cambiare opinione basta cambiare una sola parola.

La Prof.ssa L. Boroditsky e lo studente di dottorato P. Thibodeau hanno dimostrato che le persone sarebbero più disposte ad avallare un aumento delle forze di polizia e delle incarcerazioni quando i criminali vengono descritti come "bestie" predatrici della comunità. Ma quando il crimine è descritto come un "virus" che infetta la città, si è più propensi a trattare il problema attraverso riforme sociali.

I risultati sono stati pubblicati sul numero di febbraio della rivista PLoS ONE.

Lo studio deriva dalla curiosità sul modo in cui piccoli segnali e schemi di linguaggio comuni possono ristrutturare l'approccio ai problemi difficili e complessi.

"Alcune stime suggeriscono che 1 parola ogni 25 troviamo una metafora" dice Thibodeau, leader dello studio. "Ma non avevamo idea fino a che punto queste metafore possono influenzare il giudizio delle persone".

In questa ricerca ci si è focalizzati sul crimine, ma i risultati possono essere utilizzati per capire le implicazioni di una frase o una parola usata a caso o di proposito e di come ciò possa influenzare un dibattito o far cambiare idea.

"È impossibile parlare di situazioni complesse senza usare metafore" dice Boroditsky. "Le metafore non sono usate solo per abbellire il discorso, esse danno forma e consistenza a ciò che stiamo cercando di spiegare. E comportano conseguenze nel determinare l'approccio che sceglieremo per affrontare i problemi".

In 5 diversi esperimenti, a dei soggetti è stato chiesto di leggere un breve trafiletto sulla crescita dei tassi di criminalità in una città fittizia e poi di rispondere ad alcune domande. I ricercatori hanno vagliato come le persone rispondevano alle domande a seconda di come il crimine era stato descritto, una bestia o un virus.

Le soluzioni proposte dai soggetti differivano in modo sostanziale a seconda della metafora cui erano stati esposti.

In un esperimento, il 71% dei partecipanti ha chiesto più poliziotti dopo aver letto: "Il crimine è una bestia che sta devastando la nostra città". La percentuale è scesa al 54% fra coloro che avevano letto: "Il crimine è un virus che sta devastando la nostra città".

Oltre alle metafore, il trafiletto riportava anche delle statistiche allarmanti. Una riferiva che erano stati rilevati 10.000 crimini in più nel 2007 rispetto al 2004, mentre il numero degli omicidi era salito da 330 a 500 nello stesso periodo.

Quando ai 458 partecipanti allo studio è stato chiesto di evidenziare quale fosse la parte più rilevante della descrizione, solo 15 sono stati capaci di rilevare ed evidenziare la metafora, tutti gli altri hanno affermato che erano state le statistiche a influenzare la loro decisione sulle proposte per tenere a freno il crimine.

"Alle persone piace pensare di essere obiettive e di prendere decisioni basate su dati e numeri" dice Boroditsky. "Vogliamo credere di essere logici e razionali, ma siamo influenzati dalle metafore".

Le metafore possono avere più potere dell'orientamento politico.


Per avere un termine di paragone su quanto le metafore siano determinanti, gli autori hanno esaminato anche il ruolo della persuasione dovuta alle convinzioni politiche nell'approccio alla riduzione del crimine. Hanno fatto l'ipotesi che i repubblicani potrebbero essere più propensi a catturare e incarcerare i delinquenti rispetto ai democratici, per i quali magari sarebbero prioritarie le riforme sociali.

Il risultato è stato che i repubblicani erano il 10% più favorevoli dei democratici al rafforzamento della polizia.

Si tratta di una differenza sostanzialmente minore di quella scatenata dalla metafora, meno della metà. I partecipanti che hanno letto "il crimine è una bestia" hanno avuto una probabilità superiore al 20% di suggerire il rafforzamento repressivo di polizia rispetto a quelli che hanno letto che il crimine è un virus, indipendentemente dall'orientamento politico.

"Ciò dimostra che non è necessario dare polarizzazione politica a tutto ciò che comunichiamo. È sufficiente inviare il messaggio usando le giuste analogie e metafore per portare le persone alla stessa conclusione".

Bibliografia:

P.H. Thibodeau, L. Boroditsky. 2011. Metaphors We Think With: The Role of Metaphor in Reasoning. PLoS ONE.
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