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Svegliamo i ragazzi: la luce blu può risistemare il ciclo del sonno |
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La sonnolenza mattutina dei teenager è spesso causata da un orologio biologico
fuori fase, una condizione nota come
sindrome della fase del sonno ritardata. Gli scienziati hanno scoperto nel 2006 che l'esposizione controllata alla
luce blu (evitandola nelle prime due ore dopo il risveglio e dopo prendendosene una buona dose) può aiutare a resettare il ciclo del sonno. In tal modo l'adolescente sente bisogno di dormire prima la sera e si sente più sveglio la mattina.
Gli adolescenti sono noti per stare alzati fino a tarda notte, premere il bottone che spegne la sveglia al mattino e arrivare tardi. La ricerca però ha mostrato che è possibile diventare puntuali e scattanti semplicemente stando seduti davanti a una luce.
Erin Chesky sa quanto è difficile alzarsi, perché lei stessa soffriva d'insonnia. "Me ne stavo a guardare il soffitto tutta la notte. Dovevo alzarmi alle 05:30 per andare a scuola ed ero stanca". A 16 anni le fu diagnosticata una sindrome della fase del sonno ritardata. In altri termini, il suo orologio interno
non concordava con ciò che diceva la sveglia.
Gli scienziati che studiano gli effetti della luce sul corpo e sulla psiche hanno trovato un modo veloce per
riaggiustare l'orologio interno: la luce blu. "Mediante l'esposizione alla luce blu lontano dal momento di
minima temperatura corporea è possibile portare avanti l'orologio interno, facendo sì che si senta il bisogno di andare a letto prima la sera e svegliarsi prima la mattina. La minima temperatura corporea è raggiunta circa
due ore prima del risveglio naturale.
Dicono gli autori: "Quando il ragazzo si sveglia ed esce all'aperto, aspettando l'autobus alle 7 di mattina, potrebbe essere esposto alla luce blu naturale nel momento sbagliato, troppo presto. Indossando uno paio di
occhiali con lenti color arancio appena ci si sveglia, è possibile bloccare la luce blu. Più tardi, in mattinata, lontano dal punto di minima temperatura corporea, si può resettare l'orologio interno ed esporsi liberamente alla luce".
Per Erin questo metodo ha funzionato. Adesso riesce ad addormentarsi alle 22:30.
"Un modo semplice in cui le scuole potrebbero contribuire consisterebbe nel concedere ai ragazzi una pausa a metà mattinata per farli uscire all'aperto, oppure accendendo dei
led blu attorno agli schermi dei loro computer. Esponendosi a una quantità sufficiente di luce blu nel momento giusto, è possibile non solo riaggiustare le fasi del sonno nei ragazzi, ma anche nell'anziano e in chi fa lavori che comportano turni di notte".
Bibliografia:
M. Figueiro. 2006. Lighting Research Center at the Rensselaer Polytechnic Institute in Troy, N.Y. Link all'articolo originale._