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Ti senti triste? Niente novità, grazie

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Ti senti triste? Niente novità, grazie

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società - 25/11/10

Un bimbo triste o ammalato si attacca alla gonna della mamma. Ma lo stesso bimbo, sazio e contento, gironzola intorno allegramente per esplorare ogni angolo dell'ambiente in cui si trova. Oppure, un adulto pieno d'energia decide di provare un nuovo ristorante. Ma quando è giù di corda, ricorre ai generi di conforto che trova sottomano.

Se questi scenari vi sono familiari, potreste non essere sorpresi dai risultati di uno studio recente fatto da psicologi sociali e cognitivi: un umore negativo fa sembrare più attraente ciò che è familiare. La felicità, invece, rende le novità attraenti e noiose le cose conosciute. Ma è la prima volta che quest'effetto è stato dimostrato negli esseri umani.

I risultati contribuiscono non solo a una maggior comprensione, ma hanno anche numerose applicazioni: per i genitori che hanno a che fare con i figli adolescenti, nelle relazioni interpersonali, nelle cosiddette "professioni di persuasione". Anche chi opera nel mondo degli affari, nel marketing, nella pubblicità e chi deve organizzare campagne politiche farebbe bene a prenderne nota.

Quando le imprese presentano nuovi prodotti, dovrebbero farlo in un clima che favorisca un umore giocoso e allegro. L'ufficio di un chirurgo, invece, che le persone visitano di solito quando si trovano in circostanze stressanti, dovrebbe essere arredato in modo confortevole e familiare.

"Questa ricerca ci ha aiutato anche a capire come mai i candidati politici usano istintivamente toni negativi e apprensivi quando cercano di farsi rieleggere, e si affidano a simboli familiari" dice l'autore.

È un classico della ricerca sperimentale in psicologia che le persone preferiscono gli stimoli familiari, scoperta dello psicologo inglese E. Titchener di più di 100 anni fa. Da allora, molti studi hanno supportato quest'idea e mostrato che anche la semplice ripetizione di un atto lo rende piacevole.

Ma in questo studio la domanda era: è sempre vero, oppure ci sono variazioni a seconda dell'umore?

"Pensavamo che l'importanza della familiarità dello stimolo dipendesse dal contesto. Familiarità significa sicurezza, che è gradita in situazioni stressanti o di scarsa sicurezza, ma può diventare noiosa quando tutto va bene".

Gli autori hanno esaminato quest'ipotesi presentando ai soggetti delle immagini di puntini casuali, somiglianti alle costellazioni celesti, rendendole familiari mostrandole più e più volte. Poi in alcuni soggetti è stato indotto un umore positivo e in altri un umore negativo, chiedendo loro di richiamare alla mente eventi felici o tristi delle loro vite, utilizzando anche musiche appropriate. Alla fine, sono state misurate le reazioni emotive dei soggetti e il livello di gradimento delle immagini che avevano visto.

Come predetto, i partecipanti intristiti hanno mostrato la classica preferenza per le immagini familiari, addirittura sorridendo quando ne vedevano una.

L'umore felice, invece, sopprimeva quest'effetto.

"Quando siamo felici, le cose familiari perdono il loro appeal. La novità, invece, diventa più attraente".

Gli autori hanno notato che le misure fisiologiche erano rivelatrici: non parole, ma reazioni cutanee ed espressive reali e autentiche.

Bibliografia:

P. Winkielman, M. de Vries, T. Chenier, M. Starr, R. Holland. 2010. Feeling blue? You'll shun the new. University of California - San Diego.
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