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Giocate con i vostri bambini, ne va della loro salute mentale |
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Imparare ad avere un hobby o un'altra attività complessa durante l'infanzia, con l'assistenza di un genitore o un parente, può contrastare l'insorgenza dei
disturbi della personalità più avanti con gli anni, secondo uno studio recente.
Passare del tempo con un bambino, leggendo insieme a lui, aiutarlo nei compiti, oppure insegnandogli a organizzare le cose lo aiuterà a svilupparsi in modo psicologicamente più salutare, da adulto.
"La forte connessione interpersonale e le abilità sociali che i bambini imparano dall'avere un impegno attivo e complesso con un adulto, favoriscono uno sviluppo psicologico positivo", dice l'autore dello studio, M. F. Lenzenweger, professore di scienze cliniche, neuroscienze e psicologia cognitiva alla Binghamton University (New York). "In tal modo, il bambino sviluppa il proprio senso di affiliazione, la connessione al mondo delle altre persone. Senza questo, la capacità di comunicare con gli altri esseri umani può uscirne gravemente danneggiata. E come abbiamo osservato, è questa incapacità a predire l'insorgere dei sintomi del
disturbo di personalità schizoide nella giovane età adulta e oltre."
Tutti i disturbi della personalità, ai quali anche quello schizoide appartiene, sono infatti, sostanzialmente,
disturbi delle relazioni.
L'autore sostiene che i risultati dello studio dimostrano quanto sia importante impegnare questo tipo di risorse nel bambino, durante gli anni dello sviluppo. Ciò contrasta con la tendenza attuale a servirsi soprattutto di mezzi inanimati per "badare" ai bambini, come Tv, video e videogiochi.
"Attraverso un alto livello di processi prossimali, o più semplicemente, d'interazioni con una figura di accudimento importante quale può essere un genitore o un parente, ma anche un maestro o un istruttore, il bambino può progredire verso un mondo psicologico più ricco e differenziato" aggiunge Lenzenweger.
Questo tipo di relazioni coltiva la disponibilità a impegnarsi con gli altri, la base psicologica dell'esperienza umana. Nei sofferenti di disturbi della personalità tale disponibilità è gravemente compromessa o assente, oppure è presente ma non riesce a esprimersi in maniera funzionale.
Per anni i ricercatori hanno speculato sui fattori ambientali che, se presenti insieme a differenze di tipo genetico, potrebbero creare o aumentare il rischio di contrarre un disturbo di personalità. Ad esempio i traumi infantili sono stati riconosciuti come importanti.
Ma finora nessuno si era chiesto se la
mancanza di qualche fattore potrebbe sortire gli stessi effetti.
Lo studio di Lenzenweger suggerisce proprio che la mancanza del tipo di esperienze descritte in questo articolo potrebbe essere determinante.
Bibliografia:
M. F. Lenzenweger. 2010. A source, a cascade, a schizoid: A heuristic proposal from The Longitudinal Study of Personality Disorders. Development and Psychopathology._