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Guardami mentre parlo! |
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Gli esseri umani, si sa, sono degli instancabili imitatori. Inconsapevolmente, copiamo le sfumature del modo di fare altrui, le posture, le espressioni facciali. Copiamo anche le inflessioni della voce, la velocità e lo stile dell'eloquio. A volte prendiamo persino l'accento dialettale, di chi ci sta di fronte, con conseguenze buffe e imbarazzanti.
Una ricerca mostra che questo livello d'emulazione è talmente alto, che può far sembrare la nostra voce come una che non abbiamo mai avuto.
In un esperimento, soggetti che leggevano parole dalle labbra di un oratore, e poi le ripetevano a voce alta, parlavano con voce simile a quella dell'oratore.
A soggetti senza precedente esperienza di lettura labiale, i ricercatori hanno chiesto di guardare un viso che in maniera silente articolava 80 parole di uso comune. Subito dopo averle viste, dovevano pronunciarle a voce alta. Per rendere il compito più semplice, potevano guardare fino a due parole prima di pronunciarne una. Ma a nessuno era stato detto d'imitare in alcun modo l'oratore.
Eppure, i ricercatori hanno trovato che le parole pronunciate dai soggetti somigliavano più a quelle dell'oratore, che a quelle pronunciate da loro stessi spontaneamente, leggendole da una lista.
Bibliografia:
L. D. Rosenblum and R. M. Miller et al. 2010. Alignment to visual speech information. Attention Perception & Psychophysics._