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Il prezzo che i bambini pagano per la prigione |
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Non desta sorpresa il fatto che i bambini soffrano, quando un genitore è dietro le sbarre. Ma con l'aumento degli arresti avvenuto negli ultimi 30 anni, i ricercatori hanno tardato a rendersi conto dei danni collaterali che ciò provoca nei bambini.
Circa il 2,3% di bambini americani (1,7 milioni) ha un genitore agli arresti. A partire dai 14 anni, ciò vale per più di metà dei ragazzi neri con poca istruzione.
Circa 10 anni fa il problema ha iniziato a destare l'interesse degli studiosi, e sebbene relazioni di causa-effetto non siano ancora state stabilite, i figli di persone incarcerate tendono a loro volta a essere arrestati più spesso, ad avere più problemi di comportamento, relazioni, scolastici e abuso di sostanze. Tutte cose facili da aspettarsi.
Ma i problemi sono particolarmente acuti quando è la
madre, a essere in prigione. Di solito il bambino viene tolto dalla casa e portato a vivere con i nonni. Ci sono più probabilità di cambiare scuola e un rischio maggiore di abuso di sostanze, e in questo caso anche il padre è probabilmente agli arresti.
Un legame di vicinanza
forte ("attaccamento sicuro") con il
caregiver alternativo (ad es. i nonni) è stato visto mitigare questi effetti nefasti e infatti, malgrado tutto, circa il 25-30% dei bambini riesce a sfuggire al triste destino.
Sebbene si assuma comunemente che continuare ad avere contatti con il genitore incarcerato possa essere d'aiuto, per i figli, in realtà è stato visto che le cose non stanno così. Vedere il padre o la madre dietro una parete di plexiglas, circondato da agenti, non è d'aiuto al bambino. Mezzi di comunicazione alternativi, come lettere o telefonate, possono essere preferibili.
Bibliografia:
Julie Poehlmann. 2010. University of Wisconsin-Madison. Price of prison for children._