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Paura di essere gay e ansia da prestazione distorcono i desideri

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Paura di essere gay e ansia da prestazione distorcono i desideri

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sessualità - 02/09/22

L'ansia è sempre ansia. Ma una delle sue caratteristiche, quando è molto intensa, è che può farti dubitare delle idee che avevi sempre dato per scontate. Non solo, può addirittura distorcere le tue sensazioni e farti dubitare anche di ciò che vuoi e che ti piace.



Nella paura di essere gay, ad esempio, quell'ossessione che ti fa dubitare di poter essere omosessuale, puoi arrivare a non capire più se ti piacciono le persone dell'altro sesso o quelle del tuo stesso sesso.

Ti metti a guardare video porno, per metterti alla prova. All'inizio i video gay non ti piacciono, anzi ti fanno disgusto. Poi, dopo un po' non ti fanno più disgusto. Allora, siccome soffri di ossessioni, ti metti a guardarli sempre di più, perché se non ti fanno più disgusto, pensi, allora forse sei davvero gay.

E dopo un po' ti possono persino iniziare a piacere, perché ti ci sei abituato. E allora sì, che inizi a disperarti!

E ovviamente, più fai uso di videopornografia, più ti desensibilizzi rispetto al sesso vero, quello reale. Il tuo cervello si abitua alle scene di sesso surreali, ipereccitanti che vedi nei video e quindi inizia a scontare le scene reali come troppo poco eccitanti.

Insomma, ti incasini da solo credendo di farti del bene.

Allo stesso modo, nell'ansia da prestazione. Non riesci ad avere l'erezione una volta soltanto e ti spaventi a morte. Così inizi a evitare i rapporti sessuali, per paura di una nuova defaillance.

E dopo un po' che eviti, anziché venirti ancora più voglia, siccome sei ansioso, siccome vedi che l'evitamento "funziona", perché così non puoi fare brutte figure, la voglia ti passa sempre di più. E così, a causa dell'ansia, arrivi a credere che il sesso, tutto sommato, non sia poi così importante.

Ma è solo l'effetto della paura.

Perciò, come vedi, in entrambi i casi, nella paura di essere gay e nella paura di non avere un'erezione, la paura è in grado di affondare i tentacoli nelle altre tue sensazioni, inibendole o distorcendole, pur di farti agire in modo da evitare ciò di cui la tua paura vuole che tu abbia paura.

La paura è l'emozione forse più antica. È un'emozione potentissima e si capisce, perché l'evoluzione ce l'ha data per preservarci dai pericoli. Dato che l'imperativo evolutivo, per ogni essere vivente è:  "Sopravvivere e riprodursi", e dato che non puoi riprodurti senza prima sopravvivere, la sopravvivenza è la cosa più importante.

Perciò tutto ciò che può minacciare il tuo senso di sicurezza ha per così dire una via preferenziale nel tuo cervello.

Ed ecco anche perché vivendo nelle società urbanizzate - anche se non ci sono gli stessi pericoli rispetto a vivere nella savana, con i leoni e le altre fiere che vogliono mangiarti - tante persone soffrono d'ansia: perché la facilità a sentire paura è sempre attiva nel tuo cervello. L'evoluzione della società procede più velocemente di quella fisica. E dunque finisci letteralmente per inventarti pretesti del perché sentire ansia.

Inoltre sappiamo che alcune persone nascono con una predisposizione a sentire una determinata emozione più spesso e più facilmente delle altre, ad esempio la paura.

E il gioco è fatto: ti impaurisci per cose innocue, per le quali non ci sarebbe alcun bisogno di impaurirsi.

Quindi, quello che una psicoterapia efficace deve fare, in questi casi, è insegnarti a tarare, a regolare alcune tacche più in alto questa soglia di scatto dell'ansia, che ti fa trasalire e impaurire.

Ciò si ottiene attraverso l'abituazione: se ti abitui a un certo stimolo sottoponendoti ad esso ripetutamente, con intensità crescente, alla fine cesserà di essere interessante e quindi non ti darà più fastidio.

Così come hai guardato ripetutamente video che ti disgustavano e alla fine non ti disgustavano più. Hai usato lo stesso principio, ma contro di te anziché a favore.

Nella paura di essere gay, dovrai abituarti a convivere con la possibilità sgradevole di poter essere gay. Pur sapendo di non esserlo. Attenzione, stiamo parlando di possibilità: ciò che ti distrugge, come ossessivo, è che vorresti disperatamente certezze che non puoi avere.

Accettare la possibilità di qualcosa è la maniera migliore per non averne più paura.

Dovrai in pratica imparare a fare una specie di salto mortale mentale: sapere di non essere gay, però restando aperto alla possibilità di esserlo. Anche se chiamarlo "salto mortale" in realtà è una sopravalutazione, perché è ciò che fa normalmente chiunque non soffra di ossessioni.

Il non ossessivo va alla stazione e pensa: "Potrei buttarmi sotto un treno". Ma subito dopo reagisce con: "Naaah, che idea idiota". L'ossessivo invece si impaurisce per aver avuto quell'idea e inizia a farsi del male.

Anche l'ansia da prestazione ha un aspetto ossessivo molto forte ed evidente, perché è l'anticipazione di un futuro disastroso (nella tua mente) a bloccarti.

Perciò dovrai imparare, anche qui, a fare qualcosa di analogo: sapere cioè che puoi avere l'erezione pur sapendo che potresti non averla. E questo si può ottenere in vari modi, a seconda del modo in cui il disturbo si esprime.

Abituarti a restare nella situazione che ti provoca ansia, senza scappare, senza evitare e senza cercare di scacciarla, è la tecnica fondamentale che qualsiasi intervento psicoterapeutico deve mettere in atto, per essere efficace.

Vale sempre la pena ribadire questi principi perché, come ha detto qualcuno, quando tutto è confuso e niente sembra funzionare, bisogna tornare ai fondamentali._


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