Nella prima ricerca che esaminava il comportamento di negoziazione dal punto di vista del consumatore, si è osservato che il compratore misura il successo di una contrattazione non dal prezzo, ma da un segnale non verbale apparentemente innocuo: la durata della pausa del venditore prima di rispondere all'offerta ricevuta.
Libri di self-help, manuali di persuasione e articoli di riviste patinate spesso suggeriscono che imitare i movimenti degli altri ci rende più gradevoli ai loro occhi. Ma sarà vero? Oppure l'imitazione è solo l'effetto di un'interazione sociale che sta procedendo bene?
Scienziati alla University of Birmingham hanno simulato dei duelli in laboratorio per dimostrare che ci muoviamo più rapidamente quando reagiamo a qualcosa che avviene nell'ambiente di quando iniziamo il movimento di nostra volontà.
Immaginate che la vostra città non sia sicura come una volta. Rapine in aumento, invasioni di abitazioni in crescita e gli omicidi sono quasi raddoppiati negli ultimi tre anni.
Per quanto disperata e straziante possa essere la situazione nelle famiglie dove un membro soffre di disturbi dell'alimentazione, molti non sanno che esistono da tempo società segrete che comunicano attraverso internet e il cui scopo è contrastare ogni recupero da queste pericolose malattie.
Le statistiche sanno da tempo che il matrimonio riduce i comportamenti illegali e aggressivi negli uomini. Non era chiaro, però, se la causa fosse davvero il matrimonio o se si trattasse di una semplice illusione, consistente nel fatto che gli uomini con meno tendenze antisociali si sposano più facilmente.
È bello avere successo, ma può anche farci preoccupare che gli invidiosi cerchino di buttarci giù. Un nuovo studio scopre che la paura di essere invidiati in modo maligno fa sì che le persone si rendano più benevole e cooperanti verso coloro che potrebbero invidiarle.
Una ricerca recente esamina il circolo vizioso dell'obesità e del binge eating (disturbo da alimentazione incontrollata) che si crea quando la persona obesa mangia troppo per compensare lo scarso piacere ricavato dal cibo.