Il lavoro di terapeuta presenta variabilità, come ogni altra professione. A meno che un terapeuta non si specializzi nel trattamento di una classe ristretta di disturbi, gli potranno ogni tanto capitare casi che escono, per così dire, dalle righe. I cosiddetti pazienti difficili. Alcuni terapeuti sono evitanti riguardo a tale casistica. Preferiscono muoversi su terreni conosciuti. Sono meno propensi alla novità e più a loro agio con ciò che è già familiare. È un atteggiamento umano e comprensibile, non sarebbe appropriato criticarlo.
La prossima volta che vi troverete in un bar, osservate comportamento e reazioni dei giocatori. Spesso, dopo aver premuto i pulsanti, i simboli sul display si allineano in modo tale che per poco non producono una forte vincita. Per poco.
Le persone depresse generalmente fanno poco per migliorare il proprio umore. Anche quando ne hanno la possibilità. Addirittura, contrariamente a quanto ci si aspetterebbe, sceglierebbero volontariamente di essere ancora più depresse.
Cercare direttamente la felicità, così come tenere troppo spesso d'occhio il nostro livello attuale di felicità, può ritorcersi contro e farci sentire peggio che meglio.
Gli americani con gli occhi verdi, grigi e marroni al centro hanno mostrato una correlazione maggiore con l'alcolismo di quelli con gli occhi scuri. La correlazione più alta riguarda le persone con gli occhi azzurri.
La nostra mente cosciente potrebbe avere molto meno controllo di quello che credevamo, secondo una teoria relativamente recente. La coscienza sarebbe più simile a un interprete di messaggi provenienti dall'inconscio.
La definizione di empatia tratta dall'enciclopedia Treccani è: capacità di porsi nella situazione di un'altra persona o, più esattamente, di comprendere immediatamente i processi psichici dell'altro.