Chi lotta contro le emozioni spiacevoli può trovarsi preso in un circolo vizioso che non riguarda più le emozioni iniziali, ma anche le sensazioni spiacevoli su quelle emozioni. Ciò può risultare in ansia o depressione ancora maggiori, che si alimentano di se stesse.
Un importante studio epidemiologico di alcuni anni fa ha stabilito che la frequenza di tutti i disturbi d'ansia a 12 mesi nel nostro paese è di circa il 5%. Ciò significa che delle oltre 4.700 persone intervistate nello studio, circa una su 20 aveva sofferto di un qualche disturbo d'ansia nel corso dell'ultimo anno. Si tratta di cifre importanti. (leggi l'articolo su Facebook)
Respingiamo di più le prove che vengono dalla psicologia che dalle neuroscienze
Secondo un recente sondaggio il 71% delle persone pensa che il mondo stia andando a rotoli. Davvero è così oppure si tratta solo di un'illusione psicologica? (leggi l'articolo pubblicato su Medicitalia)
Le parole contano, si sa. Eppure, molte definizioni delle scienze psicologiche, date per scontate nel parlare comune, vengono travisate e stravolte nel significato originale. A tale rispetto una delle parole più fraintese in assoluto è narcisista (leggi l'articolo pubblicato su Medicitalia).
Lingue straniere: se non riesci a impararle, rilassati e ascolta
Pochi di noi ricordano quanto è stato facile imparare la nostra lingua madre da bambini. Anche se i risultati non erano così aggraziati e magari scambiavamo una lettera per un'altra, usare oggi la nostra lingua primaria è diventato semplice e istintuale quanto allacciarsi le scarpe o sorridere. Eppure, di fronte a tanta semplicità, è stupefacente quanta difficoltà incontrino molti adulti nell'apprendimento di nuovi idiomi (leggi l'articolo pubblicato su Medicitalia).
La gente preferisce prendere scosse elettriche piuttosto che non far nulla
La maggior parte della gente non è a proprio agio con se stessa, secondo un nuovo studio, e molti preferiscono farsi del male piuttosto che starsene senza far nulla. (leggi l'articolo pubblicato su Medicitalia)
Una ricerca uscita proprio in questi giorni scopre un nuovo metodo (non così nuovo, in realtà) per trattare la depressione: anziché ridurre l'attività dei neuroni coinvolti, attivarli ancora di più in modo artificiale causa uno sviluppo di maggior capacità di reazione, promuovendo una naturale resilienza. (leggi l'articolo pubblicato su Medicitalia)